Francesco Totti – Il discorso d’addio

  foto di Anthony Majanlahti: Casa tifosa per la Roma (forrás) – © CC

 

Il discorso
Grazie Roma! Grazie a mamma e papà! Grazie a mio fratello. Ai miei parenti, ai miei amici. Grazie a mia moglie e ai miei tre figli.
Ho voluto iniziare dalla fine, dai saluti. Perché non so se riuscivo a leggere queste poche righe.
È impossibile raccontare 28 anni di storia in poche frasi. Mi piacerebbe farlo come in una canzone o in una poesia. Ma io non sono capace di scrivere ed ho cercato in questi anni di esprimermi attraverso i miei piedi. Con i quali mi viene tutto più semplice.
A proposito… Sapete qual era il mio giocattolo preferito? Il pallone. Lo è ancora. Ma a un certo punto della vita si diventa grandi. Così mi hanno detto che il tempo l’ha deciso. Maledetto tempo…!
È lo stesso tempo che quel 17 giugno 2001* avremmo voluto passare in fretta.
Non vedevamo l’ora di sentire l’arbitro fischiare per tre volte. Mi viene ancora la pelle d’oca a ripensarci.
Oggi questo tempo è venuto a bussare sulla mia spalla dicendomi: «Dobbiamo crescere. Da domani sarai grande. Levati i pantaloncini e gli scarpini perché tu da oggi sei un uomo. E non potrai più sentire l’odore dell’erba così da vicino. Il sole in faccia mentre corri verso la porta avversaria. L’adrenalina che ti consuma e la soddisfazione di esultare».
Mi sono chiesto in questi mesi perché mi stiano svegliando da questo sogno.
Avete presente quando siete bambini e state sognando qualcosa di bello? E vostra madre vi sveglia per andare a scuola mentre voi volete continuare a dormire. E provate a riprendere il filo di quella storia ma non ci si riesce mai. Stavolta non era un sogno. Ma è realtà.
Io voglio dedicare questa lettera a tutti voi, ai bambini che hanno tifato per me, a quelli di ieri che ormai sono cresciuti e forse sono diventati padri. E a quelli di oggi che magari gridano «Totti gol!».
Mi piace pensare che la mia carriera anche per voi è una favola da raccontare. Questo è il pezzo più brutto. Ora è finita veramente. Mi levo la maglia per l’ultima volta. La piego perbene anche se non sono pronto a dire basta. E forse non lo sarò mai.
Scusatemi se in questo periodo non ho rilasciato interviste e chiarito i miei pensieri. Ma spegnere la luce non è facile. Adesso ho paura. Non è la stessa cosa che si prova di fronte alla porta quando devi segnare un calcio di rigore. Questa volta non posso vedere attraverso i buchi della rete cosa ci sarà dopo. Concedetemi un po’ di paura. Questa volta sono io che ho bisogno di voi e del vostro calore.
Quello che mi avete sempre dimostrato.
Con il vostro affetto riuscirò sicuramente a voltare pagine e a buttarmi in una nuova avventura.
Ora è il momento di ringraziare tutti i compagni di squadra, i tecnici, i dirigenti, i presidenti. Tutte le persone che hanno lavorato accanto a me in questi anni. I tifosi, la curva Sud. Un riferimento per noi romani e romanisti.
Nascere romani e romanisti è un privilegio. Fare il capitano di questa squadra è stato un onore.
Siete e sarete sempre nella mia vita. Smetterò di emozionarvi con i piedi ma il mio cuore sarà sempre lì con voi.
Ora scendo le scale. Entro nello spogliatoio che mi ha accolto che ero un bambino e che lascio adesso che sono un uomo.
Sono orgoglioso e felice di avervi dato 28 anni d’amore. Vi amo!

*È il giorno in cui Francesco Totti con la Roma ha vinto il campionato italiano.
campionato – bajnokság

VOCABOLARIO:
discorso – beszéd
discorso d’addio – búcsúbeszéd
riga – sor
esprimersi – kifejezi magát
a proposito – apropó!
pallone – labda/focilabda
a un certo punto – egy bizonyos ponton/egyszercsak
maledetto – átkozott
non vedere l’ora – alig várni vmit
arbitro – bíró
fischiare – fütyül
(la) pelle d’oca – libabőr
bussare – kopog
levarsi qc – levesz (ruhadarabot)
pantaloncini – rövidnadrág
scarpini – stoplis cipő
avversario – ellenfél
consumare – felemészt/elfogyaszt
esultare – ujjong
tifare per q – szurkolni vkinek
gridare – kiabál
favola – mese
piegare – összehajt
rilasciare interviste – interjút hagy
provare – itt: érez
segnare (gol/calcio di rigore) – lő (fociban)
calcio di rigore – tizenegyes (fociban)
(la) rete – háló
concedere – megenged
tifoso – drukker/szurkoló
curva – itt: szurkolószektor stadionban
riferimento – viszonyítási pont
(il/la) romanista – a Roma csapatának szurkolója
onore – megtiszteltetés/dicsőség
spogliatoio – öltöző