La lingua italiana ha due diverse espressioni per manifestare l’affetto: «ti amo» e «ti voglio bene» sono utilizzati in modi e contesti diversi.
Ti amo VS ti voglio bene
La maggior parte di noi, italiani, non dice «ti amo» facilmente a un amico o a qualcuno dei nostri cari. Per molti italiani l’amore è un sentimento intenso tra l’amante e l’amato in un rapporto di passione, perciò, difficilmente si sente l’espressione «ti amo» fra maschi (parlo di amicizia o relazioni tra padre e figli, per esempio, e non tra due amanti). Ti amo è un’espressione di forte sentimento e si usa tra due amanti, due fidanzati, o con chi abbiamo una relazione sentimentale.
A me non viene facile dire «ti amo» alla mia mamma o altri familiari, e per esprimere il mio affetto verso di loro uso l’espressione «ti voglio bene», frase che, al contrario di «ti amo», non ha connotazioni passionali o d’intimità. Questo non significa che io ‛ami’ la mia mamma meno, ma semplicemente uso parole diverse.
Quando si tratta, di essere espressivi con le persone che abbiamo a cuore, tutto dipende dalla cultura familiare in cui siamo cresciuti. Anche se ci sono italiani che dicono «ti amo» facilmente, in alcune regioni d’Italia questa voce raramente si usa con gli amici, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle, e per loro l’affetto che si esprime, invece, con l’espressione «ti voglio bene», letteralmente «voglio il tuo bene».
VOCABOLARIO:
(la) espressione – kifejezés
manifestare – mutat/kifejezésre juttat
affetto – szeretet
contesto – környezet
maggiore – nagyobb
cari – hozzátartozók
sentimento – érzelem
rapporto – kapcsolat
perciò – ezért
(la) relazione – kapcsolat
relazione sentimentale – szerelmi kapcsolat
(il) familiare – családtag
esprimere – kifejez
al contrario di qc – vmivel szemben/ellenkezőleg
(la) connotazione – jelentéstartalom
espressivo – kifejező
raramente – ritkán
invece – ellenben
letteralmente – szó szerint