foto ©CC – Cristiano Gatti, Orgoglio italiano (2011) – forrás
Prima di iniziare…Conosci queste parole?
Presidente della Repubblica – Capo dello Stato – cittadino – costituzione – repubblica – democrazia – elezioni – eleggere – elettore – votare – partecipazione al voto – le Camere del Parlamento – partito – diritto – la Grande Guerra – pace – libertà – governo – governare |
(köztársasági elnök – államfő – állampolgár – alkotmány – köztársaság – demokrácia – választások – választani – választópolgár – szavazni – szavazáson való részvétel – az olasz Parlament két kamarája, a szenátus és a képviselőház – párt – jog – az első világháború – béke – szabadság – kormány – kormányozni)
Care concittadine e cari concittadini,
un saluto cordiale e un grande augurio. A tutti coloro che sono in Italia e agli italiani che si trovano all’estero.
Tra poco inizierà il 2018.
Settant’anni fa nello stesso momento entrava in vigore la Costituzione della Repubblica, con il suo patrimonio di valori, di principi, di regole, che costituiscono la nostra casa comune […]. Su questi valori, principi e regole si fonda e si svolge la nostra vita democratica. Al suo vertice, si colloca la sovranità popolare che si esprime, anzitutto, nelle libere elezioni.
[…] il 4 marzo prossimo voteremo per eleggere le nuove Camere.
Le elezioni aprono, come sempre, una pagina bianca. A scriverla saranno gli elettori e, successivamente, i partiti e il Parlamento. A loro sono affidate le nostre speranze e le nostre attese. Mi auguro un’ampia partecipazione al voto e che nessuno rinunzi al diritto di concorrere a decidere le sorti del nostro paese. Ho fiducia nella partecipazione dei giovani nati nel 1999 che voteranno per la prima volta.
Questo mi induce a condividere con voi una riflessione.
Nell’anno che si apre ricorderemo il centenario della vittoria nella Grande Guerra […]. In questi mesi di un secolo fa i diciottenni di allora – i ragazzi del ’99 – vennero mandati in guerra, nelle trincee. Molti vi morirono. Oggi i nostri diciottenni vanno al voto, protagonisti della vita democratica.
Propongo questa riflessione perché, talvolta, corriamo il rischio di dimenticare che, a differenze delle generazioni che ci hanno preceduto, viviamo nel più lungo periodo di pace del nostro paese e dell’Europa.
Non avviene lo stesso in tanti luoghi del mondo. […] Abbiamo di fronte, oggi, difficoltà che vanno tenute sempre ben presenti. Ma non dobbiamo smarrire la consapevolezza di quel che abbiamo conquistato: la pace, la libertà, la democrazia, i diritti. Non sono condizioni scontate, né acquisite una volta per tutte. Vanno difese, con grande attenzione […]. Non possiamo vivere nella trappola di un eterno presente […] che ignora il passato e oscura l’avvenire […]. La democrazia vive di impegno nel presente, ma si alimenta di memoria e di visione del futuro.
Occorre preparare il domani. Interpretare e comprendere le cose nuove. […] Basti pensare alle conseguenze dei mutamenti climatici, come la siccità, la limitata disponibilità di acqua, gli incendi devastanti. […] Cambiano gli stili di vita, i consumi, i linguaggi. Mutano i mestieri e la organizzazione della produzione. […] I cambiamenti, tuttavia, vanno governati, per evitare che possano produrre ingiustizie e creare nuove marginalità. L’autentica missione della politica consiste proprio nella capacità di misurarsi con queste novità, guidando i processi di mutamento. […]
La cassetta degli attrezzi, per riuscire in questo lavoro, è la nostra Costituzione: ci indica la responsabilità nei confronti della Repubblica e ci sollecita riconoscerci comunità di vita. L’orizzonte del futuro costituisce, quindi, il vero oggetto dell’imminente confronto elettorale. Il dovere di proposte adeguate – proposte realistiche e concrete – è fortemente richiesto dalla dimensione dei problemi del nostro paese. […]
Auguri a tutti e buon anno!
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VOCABOLARIO:
entrare in vigore – hatályba, érvénybe lépni
Costituzione della Repubblica – az olasz köztársaság alkotmánya
patrimonio – örökség
(il) valore – érték
principio – elv
fondarsi – alapulni
(il) vertice – csúcs
collocarsi – elhelyekzkedni
sovranità popolare – népszuverenitás
(le) elezioni – választások
votare – szavazni
eleggere – választani
Camere – szenátus és képviselőház a Parlamentben (Olszországban a Parlament kétkamarás)
(il) elettore – választó
successivamente – utána, azt követően
partito – párt
essere affidato a q – vkire rábízva lenni/ forma passiva di affidare a q – rábízni vkire
ampio – széles
rinunciare a qc – lemondani vmiről
diritto – jog
(la) sorte – sors
indurre a qc – indít vmire
(la) riflessione – gondolatsor
centenario – száz éves évforduló
la Grande Guerra – az első világháború
trincea – lövészárok
vi = ci
talvolta – olykor
correre il rischio – kockáztatni
(la) generazione – generáció
precedere – megelőzni
avvenire – történni
smarrire – elhagyni, elveszteni
consapevolezza – tudata vminek, tudatosság
conquistare – meghódit
(la) condizione – állapot, körülmény
scontato – magától értetődő, biztos
una volta per tutte – egyszer s mindenkorra
trappola – csapda
ignorare – figyelmen kívül hagyni, nem tudni vmiről
(il) avvenire – jövő
impegno – munka, elköteleződés
alimentarsi – táplálkozni
mutamenti climatici – klímaváltozások
siccità – szárazság
incendio – tűzeset, tűzvész
consumo – fogyasztás
governare – kormányozni
consistere in qc – vmiből állni
processo – folyamat
cassetta degli attrezzi – szerszámdoboz
costituire – képezni, alkotni
imminente – következő
proposta – javaslat