Cercare futuro in Ungheria

Instrukciók:
1. Olvasd el a megválaszolandó kérdéseket, majd hallgasd meg a videót! Próbáld meg eldönteni, hogy a lenti állítások igazak, hamisak, esetleg nem hangzottak el!
2. Ezután szükség szerint nézd meg akár háromszor-négyszer is a videót, és minden megtekintés után próbálj válaszolni az állításokra!
3. A megoldókulcsot a feladat legalján találod! Fontos, hogy ellenőrzés után olvasd el az átírt szöveget és hallgasd meg azzal együtt utoljára a videót!

 

1. In Ungheria la carenza di personale affligge quasi ogni settore del mercato del lavoro.
2. Uno dei principali motivi dell’emigrazione ungherese è quello economico.
3. A causa dell’emigrazione di molti ungheresi molti posti di lavoro sono disponibili anche per cittadini stranieri.
4. Per attrarre lavoratori dall’estero le aziende avvicinano sempre di più lo stipendio alla media europea.
5. Per uno straniero le grandi aziende con una rete internazionale costituiscono una delle possibili opportunità lavorative.
6. Ungheria è un paese dove giovani laureati con conoscenze di lingue possono trovare lavoro.
7. Il numero dei giovani lavoratori italiani in Ungheria tra 2014 e 2015 si è triplicato.
8. Il mercato del lavoro ungherese offre possibilità sia dal punto di vista economico che da quello professionale.
9. Michele dopo 3 anni di residenza in Ugheria ha aperto il suo ristorante.
10. Secondo Michele gli ungheresi dopo un’esperienza all’estero tornano nel loro paese.
11. Secondo Michele gli ungheresi non riescono a riconoscere le opportunità nascoste nel paese.

CERCARE FUTURO IN UNGHERIA

Non solo in Germania e in Inghilterra, migliaia di giovani italiani trovano lavoro e un futuro in Ungheria.

In Ungheria c’è lavoro, persino troppo. Dalle parti di Budapest si cerca mano d’opera anche qualificata. Le grandi aziende che operano nel paese stanno riscontrando sempre più difficoltà a reperire lavoratori adatti alle loro esigenze. Ne sa qualcosa Judit Gráczer, professionista della ricerca di personale:

«Le cause prima di tutto sono che molti ungheresi si sono trasferiti all’estero, cercano là una carriera professionale. Sicuramente anche per motivi finanziari. [quindi] È noto che nei paesi occidentali ovviamente il livello dei salari è molto più alto».

Così per un paese che può vantare un tasso di disoccupazione piuttosto basso, il sette e mezzo per cento, il problema è da una parte trattenere gli ungheresi, dall’altra attrarre lavoratori dall’estero. Ed è per questo che i salari sono in rapida crescita: a differenza di qualche anno fa uno stipendio di uno straniero a Budapest difficilmente va sotto all’equivalente di 800 euro. Lo sanno bene le numerose multinazionali che qui si sono trasferite per aprire centri di servizi condivisi dove rispondono in un’unica sede alle esigenze aziendali in tutt’Europa. Queste grandi imprese hanno bisogno anche di risorse umane che parlino altre lingue. Pare che non sia così difficile trovare giovani italiani molti dei quali laureati e senza prospettive nel nostro paese. Nel 2015 si è trasferito in Ungheria un terzo di connazionali in più rispetto all’anno precedente. Meglio uno stipendio modesto ma in un paese economico lavorando in una multinazionale che dà prospettive di carriera piuttosto che uno stage mal retribuito in una grande e cara città italiana. Questo è stato anche il ragionamento della marchigiana Maria Grazia Napoli, addetta al settore comunicazione dell’IBM, ora a Budapest dopo un’esperienza in Bulgaria.

«Ho trovato l’opportunità di essere indipendente, quindi riuscire a vivere con il mio solo stipendio, riuscire a cambiare lavoro nel momento in cui sento il bisogno di una crescita e ho trovato l’opportunità di avere una vita più piena».

E poi c’è la storia del partenopeo Michele Colangelo. Dopo tre diverse esperienze lavorative ha intrapreso, a quattro anni dal suo sbarco in Ungheria, un’iniziativa imprenditoriale con una socia francese: un locale dove oltre a bere e mangiare si può imparare a usare una stampante 3D. A lui abbiamo chiesto la differenza tra l’emigrazione di giovani italiani e quella di giovani ungheresi:

«Gli ungheresi vanno via ma poi tornano. In generale questo è il discorso. Quello che io ho visto anche di… – io ho molti amici ungheresi e frequento molto la comunità internazionale. È vero che gli ungheresi in realtà [non sanno,] non sanno propriamente quello che [che] hanno in questo momento in questa città e in genere nel [nel] paese. Che è un paese comunque in [in] boom, in sviluppo in cui molte idee dal punto di vista tecnologico e innovativo stanno girando».

Michele viaggia spesso tra Budapest e Napoli dove tra i soci di una start-up è solo un altro esponente di quella corposa generazione nata negli anni Ottanta, che ovunque in Europa si sente in qualche modo a casa.

VOCABOLARIO:
(la) mano d’opera – munkaerő
qualificato – szakképzett
riscontrare – itt: talál
reperire – talál/lel
adatto/a a qc – megfelelő/alkalmas vmire
esigenza – kívánalom/szükséglet
ricerca di personale – munkaerő-toborzás (human recruitment)
salario – bér
vantare qc – büszkélkedik/dicsekszik vmivel
tasso di disoccupazione – munkanélküli arány
trattenere – visszatart/megtart
crescita – növekedés
a differenza di qc – valamivel szemben
equivalente – egyenértékű
centro di servizi condivisi – osztott szolgáltató központ (shared services center)
(la) sede – székhely
risorse umane – humán erőforrás
connazionale – honfitárs
rispetto a qc – vmihez képest
(lo) stage – szakmai gyakorlat
retribuito – fizetett
marchigiano – Marche provinciából való
addetto/addetta (a qc) – szakember
partenopeo – Nápolyból való
intraprendere qc – elkezd/nekikezd vminek
sbarco  – partraszállás
iniziativa – kezdeményezés
imprenditoriale – vállalkozói
socio/a – társ
oltre a qc – vmin kívül/vmin túl
propriamente – voltaképpen
sviluppo – fejlődés
(il/la) esponente – képviselő
sentirsi a casa – otthon érzi magát

Megoldókulcs: 1. nem tudni; 2. igaz; 3. igaz; 4. nem tudni; 5. igaz; 6. igaz; 7. hamis; 8. hamis; 9. hamis; 10. igaz; 11. igaz

forrás:
https://www.youtube.com/watch?v=KWZsJjyKdK8